Quando c’era da giocare il mondiale di calcio era facile far finta di non sapere che il Qatar è uno dei finanziatori di Hamas.
C’è un giornale israeliano che anche oggi, in un editoriale, chiede che il primo ministro venga rimosso, perché accusato di pensare più ai suoi problemi giudiziari che non al bene del Paese, perché non ha fatto nulla per bloccare quei finanziamenti ad Hamas e (sempre secondo il giornalista israeliano) ha fatto di tutto per umiliare la già inetta e corrotta dirigenza dell’Autorità palestinese (per poter procedere “all’annessione”).
Pare che i terroristi di Hamas si addestrassero quasi alla luce del sole in villaggi che riproducevano i kibbutz dove poi hanno fatto strage di civili e i servizi israeliani non hanno saputo vedere cosa stava montando.
Il muro costruito da Israele doveva proteggere i cittadini dello stato ebraico, ma ha segnato soltanto una divisione maggiore, mentre i “coloni” invadevano pezzi di territorio palestinese per farne la propria casa. Un po’ come fa la Russia con i territori occupati in Ucraina (anche se lì esiste una larga fetta della popolazione che è russa).
Noi che abbiamo ancora (per un po’) la fortuna di essere solo spettatori e non vittime della guerra, dovremmo essere più sobri di fronte a migliaia di vittime civili tra Israele e la Striscia di Gaza.
Io condanno il terrorismo, ma voi smettete di fare i tifosi. Io faccio il tifo solo per la vita degli esseri umani.
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