Nuova identità visiva, basata sull’acronimo di Netherlands. Rappresenterà la nazione a livello internazionale
L’annuncio ufficiale del nuovo brand NL è arrivato lo scorso 8 novembre direttamente sul sito del Governo olandese, che ha sottolineato proprio come il nuovo marchio andrà a sostituire il “tulipano olandese” del Netherlands Board of Tourism & Conventions (NBTC, l’ufficio nazionale del turismo) nella comunicazione globale dei Paesi Bassi.
Design Week riporta una dichiarazione ufficiale in cui si chiarisce proprio che «d’ora in poi il logo sarà rappresentato dalle lettere “NL” accompagnate dalla scritta “Netherlands”, perché Paesi Bassi è il nome proprio di questa nazione».
Cade quindi la sineddoche, usata in molte lingue, per cui il nome “Olanda” viene utilizzato per indicare lo Stato, come se fosse un sinomino di “Paesi Bassi” (un po’ come qualcuno usa “Inghilterra” per “Regno Unito”), ma l’Olanda Settentrionale e l’Olanda Meridionale sono solo due delle sette province che formano l’intera nazione.
Una scelta che va oltre la grafica e abbraccia molti aspetti dell’immagine che danno di sé i Paesi Bassi nel mondo. Sopra la versione attuale “turistica” del brand dei Paesi Bassi
A dire la verità, nel progetto della nuova identità visiva affidato allo Studio Dumbar di Rotterdam, costato circa 200.000 euro (secondo il sito Nos.nl), il “tulipano olandese” resta un elemento del logo, sicuramente per la forza della sua immagine, ma in modo molto più stilizzato di prima e fuso insieme alle iniziali del nome dello stato.
Un brand molto più geometrico e semplice da riprodurre rispetto alla precedente scritta “dipinta a mano”, che dovrebbe restare in uso per la promozione turistica, mentre il nuovo brand riguarderà la promozione della nazione in tutti gli altri ambiti.
Come si legge nel comunicato ufficiale potrà essere utilizzato dal 1° gennaio 2020 dai ministeri, dalle ambasciate, ma anche dalla Netherlands Enterprise Agency. La nuova grafica potrà servire per la promozione anche delle università, delle città, delle federazioni sportive e delle altre organizzazioni governative e del settore privato che collaborano con il governo.
Il logo verrà usato per le missioni commerciali, sui padiglioni di esposizioni internazionali e, con l’aggiunta della scritta “Kingdom of the Netherlands” anche da parte delle isole caraibiche del Regno, come Aruba, Curaçao e Sint Maarten.
Dezeen.com riporta le parole di Tom Dorresteijn, strategy director dello Studio Dumbar: «Dutch people have a direct recognition and an emotional connection with NL». Per gli abitanti dei Paesi Bassi questo acronimo rappresenta già molto il loro paese a livello globale.
Le due lettere che formano il simbolo NL sono un carattere bold sans serif, il Nitti Grotesk progettato dalla font foundry Bold Monday, e nel punto dove quasi si toccano formano un tulipano stilizzato suddiviso tra le due lettere. Tutto ovviamente con l’arancione “reale olandese”.
Il ministro dei Paesi Bassi per il commercio estero, Sigrid Kaag, ha affermato che «il nuovo logo può essere applicato in una vasta gamma di settori, dall’alta tecnologia all’agroalimentare e dallo sport alla cultura. Un’immagine internazionale ben definita è positiva per le nostre esportazioni e per l’attrazione degli investimenti».
Una curiosità, riportata da Design Week: il marchio potrebbe incorrere in alcuni problemi di traduzione, perché “Paesi Bassi” ha una traduzione letterale in nove lingue, mentre in altre non viene utilizzato. In questi casi dovrebbe essere utilizzato comunque “Olanda”.
Il brand ha già un sito internet dedicato (quello che apparteneva a “Holland”), con tutti gli strumenti per la sua corretta riproduzione, ma con accesso rivolto unicamente a chi lavora con le istituzioni olandesi.
Per quello che ho visto, a parte questo piccolo problema di traduzione, la scelta istituzionale di rafforzare l’identità nazionale per come viene vista nel mondo dovrebbe essere efficace e dal punto di vista interno crea una maggiore empatia anche per gli abitanti di quelle province del Paese che vedono come riduttivo il nome Olanda.
Dal punto di vista grafico la semplicità del brand, unita a una campagna promozionale di lungo periodo, potrà avere un successo che (vedendo quello che è stato fatto in passato, soprattutto in Italia) altri paesi probabilmente cercheranno di imitare.
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