Le immagini con estensione WebP utilizzano un sistema open source di compressione per l’utilizzo sui siti internet.
Questo formato è stato sviluppato da Google ed è stato creato appositamente per ottimizzare il caricamento delle immagini sulle pagine web per rendere i siti internet più veloci.
Il formato immagine WebP dà la possibilità di scegliere tra una compressione “senza” oppure una “con” perdita di qualità per le immagini. Utilizzando WebP, webmaster e sviluppatori possono creare immagini più piccole. In base ai dati forniti sulle pagine dedicate a WebP su Google Developers “le immagini WebP senza perdita di dati sono più piccole del 26% rispetto ai PNG”. Mentre le immagini con perdita di dati “sono più piccole del 25-34% rispetto alle immagini JPEG comparabili”.
La versione senza perdita di qualità di WebP supporta la trasparenza (nota anche come canale alfa) “con appena il 22% di byte aggiuntivi”. Mentre per le foto WebP con perdita di dati la trasparenza dà la possibilità di creare immagini “in genere dimensioni tre volte inferiori rispetto a file PNG”.
Non tutti i browser sono compatibili con questo formato di immagini, ma i browser più diffusi e aggiornati le gestiscono. Tra questi proprio Google Chrome, ma anche Mozilla Firefox, le ultime versioni di Microsoft Edge e Opera (per fare alcuni esempi legati al sistema operativo Windows). Il browser Safari supporta WebP a partire dai sistemi operativi iOS 14 e macOS Big Sur.
I software per l’elaborazione grafica delle immagini come Picasa o GIMP sono perfettamente compatibili, in modo “nativo” con WebP, mentre per il più noto Adobe Photoshop esistono dei plugin per rendere le immagini salvabili in questo formato. Qui trovate un plugin direttamente dal sito Google Developers: https://developers.google.com/speed/webp/docs/webpshop
Google ha distribuito un plug-in per il sistema operativo Microsoft Windows (scaricabile da qui) che consente gestire le immagini WebP.
Dalla versione 5.8 anche il CMS WordPress supporta la gestione delle immagini WebP.
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